Vi ricordate lo slogan “più bianco non si può” usato per pubblicizzare un noto detersivo? Sembra che ormai anche i denti debbano essere uniformemente bianchissimi, altrimenti la nostra vita di relazione è irrimediabilmente compromessa. I mass media ci hanno imbottito di modelli di divi e dive con denti smaglianti e perfetti. Di conseguenza la richiesta di sbiancamento dei denti, soprattutto fra giovani e giovanissimi, è diventata una pratica quotidiana e addirittura le case farmaceutiche offrono prodotti per lo sbiancamento domiciliare.
Su questo argomento vorrei fare un po’ di chiarezza e soprattutto ricordarvi che il bello è vero e di conseguenza gli eccessi portano sempre ad un risultato estetico falso e poco piacevole.
I denti naturali sono normalmente di colore diverso tra loro, quelli centrali più bianchi dei laterali e i laterali più bianchi dei canini, ed è questo che li rende belli ed attraenti. Questa diversità di colore aiuta a dare profondità al sorriso, denti tutti dello stesso colore lo appiattiscono dando quella sensazione di tastiera di pianoforte che è spesso collegata a denti falsi e poco piacevoli.
Chi ha veramente bisogno degli sbiancamenti?
È raro che giovani e giovanissimi ne abbiano bisogno perché il colore dei denti si può principalmente dividere in due parti: il colore dello smalto, che è la parte più esterna del dente e solitamente la più bianca, e il colore della dentina che è la struttura sottostante, quella più gialla o scura.
Solitamente nei giovani è raro che lo smalto sia cosi consumato da far trasparire in maniera importante il colore della dentina sottostante e di conseguenza sono solitamente sufficientemente bianchi da non aver bisogno di nessuna correzione cromatica. È invece più probabile che negli adulti e nelle persone anziane lo smalto sia consumato e che quindi una correzione del colore possa rendere il sorriso più giovanile e piacevole.
Esistono altre indicazioni allo sbiancamento come denti colorati da antibiotici o denti devitalizzati. Bisogna anche ricordare che solo la struttura del dente si sbianca e che quindi i denti devono essere privi di restauri ed otturazioni perché quest’ultimi non subiscono l’effetto dello sbiancamento e quindi potrebbero creare inestetismi importanti e peggiori di una colorazione omogeneamente scura.
I tipi di sbiancamenti disponibili sono principalmente tre. Sbiancamento lento con vassoietto (tray) individualizzato, dove il gel sbiancante viene inserito dal paziente ogni sera ed applicato la notte per diversi giorni (7-15) sotto il controllo periodico del dentista; sbiancamento con lampada in ambulatorio, il clinico applica un isolante per i tessuti molli (gengive) ed i denti vengono pennellati dal gel sbiancante che solitamente viene accelerato con l’aiuto di una lampada specifica; sbiancamento domiciliare con strip (strisce adesive), solitamente si comprano in farmacia e si applicano da soli sui denti frontali. Tutti tre i sistemi sono sicuri e non causano nessun danno allo smalto od alla struttura dei denti.
Utilizzano prevalentemente lo stesso agente sbiancante (perossido di idrogeno e perossido di carbamide) e l’unico effetto collaterale potrebbe essere un’ipersensibilità termica che solitamente si risolve in 48 ore. Bisogna puntualizzare che gli sbiancamenti professionali sono solitamente più duraturi e danno meno ipersensibilità.
Buon sorriso a tutti.