Cari lettori, oggi ho il piacere di condividere con voi alcune riflessioni e qualche principio che mi accompagnano da quando mi occupo di estetica e che mi auguro possano esservi d’aiuto a fare un po’ più di chiarezza in una materia così impalpabile ed astratta. Albert Einstein disse “La creatività è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, la creatività abbraccia il mondo”.
Spesso quando si parla di estetica si fa l’errore di credere che tutto si ricolleghi solo a concetti e regole ben precise. È sicuramente importante conoscere i principi e i parametri che sono alla base di questa e di qualsiasi altra disciplina, ma limitarci a questi ci condurrebbe a risultati sempre uguali a se stessi e scontati. La soluzione per creare un risultato estetico veramente valido è ben più profonda e va ricercata nella capacità percettiva, che ognuno di noi possiede, di valutare le composizioni in un gioco di equilibri, nell’insieme del contesto. L’ estetica è la fusione armoniosa tra bellezza ed arte (dizionario Zanichelli).
La bellezza è ciò che essendo vista piace (San. T. D’Aquino) ed essendo un prodotto dell’immaginazione e delle sensazioni non può essere una scienza esatta (Hegel). L’arte è l’attività umana che crea opere di valore estetico valendosi di una personale geniale ispirazione” (dizionario Zanichelli). Questa definizione probabilmente mette la maggior parte di noi, e soprattutto quelli con una educazione di tipo scientifico, immediatamente in soggezione.
L’arte è anche l’espressione viva ed efficace del proprio mondo interiore ottenuta con particolari mezzi come la letteratura, l’architettura, la pittura, la scultura, il teatro, la danza, etc. (dizionario De Agostini). Queste definizioni ci fanno capire come chiunque abbia a che fare con l’estetica debba confrontarsi con l’aspetto artistico della propria persona e di conseguenza anche con il lato creativo.
Arte, creatività, intuizione, capacità di visione dell’insieme sono tutti ruoli che appartengono alle funzioni del lato destro del nostro cervello, che purtroppo viene spesso soffocato dai compiti quotidiani che tendono ad attivare quasi esclusivamente l’emisfero sinistro, dove invece risiedono le funzioni più razionali come: calcoli, verbalizzazione, analisi, etc. Per fare estetica dobbiamo allenare il nostro emisfero destro con esercizi d’arte che ci aiuteranno a sviluppare capacità percettive e a vedere le cose inmodo nuovo, guardandole nella loro globalità, scoprendo nuove associazioni, cogliendone l’intima struttura. Questa creatività tornerà utile non solo sul nostro lavoro ma anche a livello privato, usando nuovi processi di pensiero, utilizzando il nostro cervello nella sua integrità. Ricordate la frase iniziale di Einstein, uno dei pochi scienziati che arrivò alle sue grandi scoperte per intuizione (creatività) e non per errore come è accaduto per molte delle scoperte più significative.
Buon sorriso a tutti.