Vivere n°41: Qualità reale e qualità percepita

Vivere n°41: Qualità reale e qualità percepita

Da qualche anno alcune finanziarie multinazionali hanno pensato all’odontoiatria come formula di business creando catene di studi odontoiatrici in franchising. Gli ambienti sono studiati per dare un’immagine omogenea, ben arredati, moderni e tutti hanno protocolli unificati nella gestione del paziente promettendo prime visite gratuite, piani di trattamento con prezzi da supermercato e investendo montagne di quattrini in pubblicità che come sappiamo è l’anima del commercio. Attenzione agli specchietti per le allodole, perché la pubblicità sarà l’anima del commercio, ma non è garanzia di qualità. La visita gratuita è lo strumento per allettare la gente a visitare queste strutture che essendo nuove e ben organizzate nei servizi danno una buona impressione. Non dimenticate però che la qualità è garantita dalla professionalità dei medici e dal personale che ci lavora. Un professionista qualificato raggiunge alti livelli qualitativi solo dopo anni di formazione ed aggiornamenti costanti e normalmente non svende la propria professionalità. La maggior parte di questi studi, per contenere i costi e garantire prezzi stracciati, fa leva su odontoiatri neolaureati che pur di lavorare e fare esperienza accettano qualsiasi condizione.
Lo stesso vale per la scelta dei laboratori odontotecnici da cui si servono per i propri manufatti. In medicina non si può speculare su nulla, la salute è il bene più importante che abbiamo e va affidata a persone competenti ed esperte. Mi piacerebbe vedere pubblicità di casi risolti e non di ambienti ben arredati, curriculum dei professionisti che ci lavorano e percentuali di successo dei loro interventi, non proposte di finanziamenti su misura o di aperture ad orari notturni. Purtroppo il paziente è spesso disorientato e non ha gli strumenti per capire la reale qualità che sta ricevendo e quando ha ricevuto un trattamento indolore ed esteticamente accettabile è già soddisfatto, la differenza tra un buon lavoro ed uno di bassa qualità viene alla luce solo col tempo.
La qualità è verificabile solo dopo un decennio, che è la durata media di un manufatto protesico, sia che questo sia eseguito a regola d’arte che mediocremente.
La differenza sta che dopo tale periodo nel lavoro ben realizzato i pilastri (radici ed impianti) sono ancora utilizzabili per un nuovo lavoro, mentre nel caso di un lavoro mediocre i pilastri non saranno più utilizzabili. Capisco che sia davvero difficile orientarsi in una panoramica così ampia di possibilità, ma, vi prego, non fatevi abbagliare solo dalla vetrina e dal prezzo. Guardate al contenuto, esigete di vedere la documentazione di casi già risolti simili al vostro e controllate l’iter professionale dei medici che vi curano e fidatevi di chi ci mette la faccia in prima persona.

Buon sorriso a tutti