Da qualche anno alcune finanziarie multinazionali hanno pensato all’odontoiatria come formula di business creando catene di studi odontoiatrici in franchising. Gli ambienti sono studiati per dare un’immagine omogenea, ben arredati, moderni e tutti hanno protocolli unificati nella gestione del paziente promettendo prime visite gratuite, piani di trattamento con prezzi da supermercato e investendo montagne di quattrini in pubblicità che come sappiamo è l’anima del commercio. Attenzione agli specchietti per le allodole, perché la pubblicità sarà l’anima del commercio, ma non è garanzia di qualità. La visita gratuita è lo strumento per allettare la gente a visitare queste strutture che essendo nuove e ben organizzate nei servizi danno una buona impressione. Non dimenticate però che la qualità è garantita dalla professionalità dei medici e dal personale che ci lavora. Un professionista qualificato raggiunge alti livelli qualitativi solo dopo anni di formazione ed aggiornamenti costanti e normalmente non svende la propria professionalità. La maggior parte di questi studi, per contenere i costi e garantire prezzi stracciati, fa leva su odontoiatri neolaureati che pur di lavorare e fare esperienza accettano qualsiasi condizione.
Lo stesso vale per la scelta dei laboratori odontotecnici da cui si servono per i propri manufatti. In medicina non si può speculare su nulla, la salute è il bene più importante che abbiamo e va affidata a persone competenti ed esperte. Mi piacerebbe vedere pubblicità di casi risolti e non di ambienti ben arredati, curriculum dei professionisti che ci lavorano e percentuali di successo dei loro interventi, non proposte di finanziamenti su misura o di aperture ad orari notturni. Purtroppo il paziente è spesso disorientato e non ha gli strumenti per capire la reale qualità che sta ricevendo e quando ha ricevuto un trattamento indolore ed esteticamente accettabile è già soddisfatto, la differenza tra un buon lavoro ed uno di bassa qualità viene alla luce solo col tempo.
La qualità è verificabile solo dopo un decennio, che è la durata media di un manufatto protesico, sia che questo sia eseguito a regola d’arte che mediocremente.
La differenza sta che dopo tale periodo nel lavoro ben realizzato i pilastri (radici ed impianti) sono ancora utilizzabili per un nuovo lavoro, mentre nel caso di un lavoro mediocre i pilastri non saranno più utilizzabili. Capisco che sia davvero difficile orientarsi in una panoramica così ampia di possibilità, ma, vi prego, non fatevi abbagliare solo dalla vetrina e dal prezzo. Guardate al contenuto, esigete di vedere la documentazione di casi già risolti simili al vostro e controllate l’iter professionale dei medici che vi curano e fidatevi di chi ci mette la faccia in prima persona.
Buon sorriso a tutti