Cari lettori oggi voglio parlarvi di un argomento che mi trovo spesso ad affrontare con i miei pazienti, la paura delle radiografie. Ormai è da tempo di dominio pubblico che i raggi X sono dannosi alla salute ed è altrettanto conosciuto che sono deleteri in funzione della quantità che si riceve durante l’intero arco della vita. Vorrei cercare di essere il più semplice possibile per fare chiarezza sui danni e sui benefici delle indagini radiografiche in odontoiatria.
Normalmente in odontoiatria i tipi di radiografie che si utilizzano più frequentemente sono le ortopantomografie (comunemente chiamate panoramiche), le teleradiografie laterali del cranio, le Tac (tomografia computerizzata) e le endorali (piccole) che a seconda del loro utilizzo si chiamano periapicali o retrocoronali (bitewing).
È importante sapere che le radiazioni ionizzanti si trovano e quindi vengono da noi assorbite passivamente anche in natura. Quindici giorni sul livello del mare equivalgono a ricevere un dosaggio di radiazioni pari ad una radiografia panoramica, se poi ci alziamo in altitudine oltre i 2000 metri il dosaggio del fondo naturale quasi raddoppia.
Una radiografia panoramica equivale a 3 radiografie piccole endorali normalmente una serie completa di queste radiografie (24), che servono principalmente per diagnosticare problemi endodontici e parodontali, è consigliata almeno ogni 2 anni e 4 retrocoronali, che ci aiutano ad identificare la carie tra dente e dente, sono consigliate ogni 6 mesi/1 anno a seconda se il paziente è cariorecettivo o meno.
La serie completa di endorali (24) dà un dosaggio di raggi X pari a circa tre viaggi intercontinentali in aereo, immaginate quindi quante radiazioni ricevono gli operatori di bordo che sono per la gran parte della loro vita in volo, ma pur ricevendo tutte queste radiazioni i rischi sulla salute sono davvero molto contenuti. Se questi dosaggi fossero così deleteri, ogni pilota, hostess o steward dovrebbe essere terrorizzato dalle conseguenze sulla propria salute. Mentre invece viene svolto con estrema serenità senza indennizzi per i possibili danni che questa esposizione potrebbe causare.
Per tranquillizzarvi ancor di più, preciso che le nuove tecnologie digitali garantiscono di ridurre i dosaggi di qualsiasi radiografia tradizionale di oltre la metà e per le tac i nuovi strumentari con raggio conico (Cone Beam) riducono fino a 10 volte la dose assorbita rispetto ai vecchi sistemi. Le indagini radiografiche sono in odontoiatria uno strumento indispensabile per la diagnosi delle varie patologie del cavo orale ed è ovvio che vanno effettuate con giudizio e parsimonia. Il progresso tecnologico degli ultimi anni ha reso queste metodiche di utilizzo sempre più sicuro.
Affidatevi quindi con estrema tranquillità al vostro odontoiatra quando vi consiglia un controllo radiografico.
Buon sorriso a tutti.