La buona integrazione e l’armonia dei tre componenti del sorriso (labbra, denti e gengive) sono i requisiti indispensabili per un’estetica piacevole.
Nel “sorriso gengivale” (gummy smile) un’esposizione eccessiva delle gengive crea uno sbilanciamento esteticamente poco gradevole. Sorridendo normalmente, la distanza tra il bordo inferiore del labbro superiore e il margine gengivale degli incisivi centrali superiori non dovrebbe superare 1-2 mm; una distanza uguale o maggiore a 4 mm è considerata non attraente e nei casi più gravi, addirittura sgradevole.
Le ragioni che conducono ad un sorriso gengivale sono principalmente tre:
1) La mancanza di eruzione passiva
L’eruzione dei denti si divide in attiva, quando i denti spuntano dalla gengiva, e l’eruzione passiva quando la gengiva si retrae scoprendo l’intera corona del dente. Come risultato dell’incompleta eruzione passiva si ha un’eccessiva quantità di gengiva e una ridotta esposizione della superficie dentale; oltre all’inestetismo gengivale si avrà pertanto disarmonia dei denti che appariranno piccoli e con alterato rapporto tra asse orizzontale e verticale, che per gli incisivi è normalmente circa 80/100. In questo tipo di sorriso gengivale la terapia indicata è la semplice gengivectomia.
La gengivectomia è l’asportazione chirurgica della gengiva in eccesso senza coinvolgimento dell’osso sottostante; la procedura è minimamente invasiva, rapida, con post-operatorio praticamente indolore e guarigione rapidissima.
2) Crescita verticale
La causa scheletrica del sorriso gengivale può essere un’esagerata protuberanza dell’osso mascellare o una eccessiva crescita verticale; il risultato è l’allungamento del 1/3 medio del viso e frequente incompetenza labiale. Il trattamento prevede chirurgia ortognatica per ristabilire la normale interrelazione tra mascella e mandibola e ridurre l’esposizione gengivale. L’intervento prevede ospedalizzazione e significativi effetti collaterali oltre che un post-operatorio lungo e doloroso.
3) Muscolare
Il sorriso gengivale può essere di natura muscolare per l’iperattività del muscolo elevatore del labbro superiore. In questo caso è possibile utilizzare un intervento di riposizionamento del labbro superiore. Questa tecnica è eseguita in anestesia locale e prevede il riattacco del tessuto gengivale sottostante il labbro ad un livello più vicino ai denti, senza coinvolgere la parte visibile del labbro.
L’intervento, limitando il movimento in alto del labbro, produce un miglioramento significativo del sorriso gengivale, la procedura chirurgica è relativamente semplice, poco invasiva e con post-operatorio lieve.
In casi attentamente selezionati, la tossina botulinica di tipo A (Botox) è un’altra valida alternativa per la correzione del gummy smile di origine muscolare. Iniettando il Botox nel muscolo elevatore del labbro superiore è possibile ridurre l’eccessiva esposizione gengivale di circa 5 mm anche se, è bene ricordarsi, il risultato è solo transitorio (2-3 anni). Se l’esposizione gengivale durante il sorriso è moderata, i suddetti interventi possono essere sostituiti dall’allenamento nel controllo diretto dell’iperattività muscolare; con semplici esercizi eseguiti autonomamente davanti allo specchio e con un po’ di pazienza è possibile, infatti, imparare a sorridere in modo naturale, senza scoprire troppa gengiva.
Vi riuscì egregiamente, per esempio, anche la bellissima Marilyn Monroe che, affetta da sorriso gengivale, riuscì a trasformare questo difetto in punto di forza, tanto che oggi il suo sorriso è diventato un’ideale della bellezza e della sensualità femminile.
Buon sorriso a tutti.
Luca Dalloca e Attilio Muscio