Ti piacciono i denti bianchi? Non usare metodi fai da te, affidati al tuo dentista!

Ti piacciono i denti bianchi? Non usare metodi fai da te, affidati al tuo dentista!

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La ricerca della bellezza, di un bel sorriso magari sempre bianco, spinge i pazienti a considerare come patologico qualsiasi inestetismo dentale. Nasce così la continua ricerca di prodotti naturali, biologici, miscele fai-da-te o semplici presidi che promettono di ottenere denti bianchi da star.

Analizziamo 6 falsi rimedi per sbiancare i denti cercando di comprendere il motivo per il quale non funzionano e perché potrebbero addirittura risultare dannosi.

1- Penna e strisce sbiancanti

In farmacia o al supermercato possiamo trovare tra gli scaffali penne o strisce sbiancanti che vanno applicate sui denti al fine di ottenerli più bianchi. In questo caso, gli agenti sbiancanti, come il perossido di carbammide, sono presenti ma il loro utilizzo è spesso sconsiderato.

Utilizzare questi presidi è dannoso per lo smalto se prima della loro applicazione non si consulta il proprio odontoiatra. Oltretutto, le penne sbiancanti producono soltanto un effetto temporaneo.

2- Dentifrici sbiancanti

L’utilizzo del dentifricio whitening non sbianca i denti ma aiuta a mantenere il bianco dei denti o al massimo dà luogo soltanto alla rimozione delle macchie superficiali.

Sul dentifricio potrai trovare scritto:
“Denti bianchi subito”, “sbianca davanti, dietro e negli spazi tra un dente e l’altro”, “una gradazione di bianco in più in 3 giorni”. Ecco solo alcune promesse dei dentifrici sbiancanti che è possibile notare facendo un semplice giro in supermercato o in farmacia.

Il Dentifricio svolge fondamentalmente un’azione abrasiva che, in coloro che utilizzano dentifrici sbiancanti per periodi prolungati, espone lo smalto ad una serie di rischi quali:

  • abrasioni dello smalto;
  • assottigliamento dello smalto con maggior ingiallimento;
  • aumento della sensibilità.
  • arrossamento gengive

3- Chewing-gum sbiancanti

Numerosi chewing-gum presenti in commercio promettono di svolgere un’azione sbiancante. Tuttavia, dando un’occhiata sul retro della confezione agli ingredienti che li compongono, mancano totalmente gli agenti sbiancanti come il perossido di idrogeno o perossido di carbammide Ciò significa che l’azione sbiancante è del tutto assente.

Inoltre, il continuo masticare fuori dai pasti potrebbe risultare dannoso per l’articolazione temporo-mandibolare.

4- Bicarbonato

Tra i falsi miti per sbiancare i denti sicuramente quello maggiormente famoso è l’utilizzo del bicarbonato.
Usare il bicarbonato che abbiamo a casa sullo spazzolino è assolutamente vietato in quanto non nasce per fare i trattamenti sbiancanti. I granellini che lo compongono sono estremamente abrasivi e possono andare a danneggiare la struttura del dente.

Pertanto il bicarbonato:

  • non sbianca;
  • va a graffiare la struttura dello smalto rendendola ruvida e porosa causando come effetto collaterale un accumulo più rapido delle macchie;
  • assottiglia lo smalto esponendo la dentina sottostante che è di colore giallo. Ne deriva un ingiallimento irreversibile del dente.

5- Pulizia dei denti

Molti pazienti credono che durante l’igiene dentale venga eseguito un contestuale sbiancamento. In realtà durante l’igiene orale professionale non si sbianca proprio nulla.

La fase finale della detartrasi prende il nome di polishing o lucidatura. Essa consiste nella rimozione dei pigmenti sulla superficie esterna del dente mediante uno spazzolino e una pasta abrasiva oppure tramite un getto di acqua e polvere.

Il trattamento sbiancante invece, prevede l’utilizzo di gel che vanno a modificare il colore interno dello smalto, rendendo più bianca e brillante la parte interna del dente. Dunque lo sbiancamento si può fare dopo l’igiene orale professionale ma non coincide con la lucidatura.

6- Curcuma e polvere al carbone

Curiosando per il web, la polvere al carbone e di curcuma sembrano avere proprietà quasi miracolose. Sembra quasi che abbiano effetti antidepressivi o antitumorali. Tra quelle spesso citate, figura quella di poter sbiancare i denti.

Tuttavia, lo sfregamento di queste polveri sui denti ha lo stesso effetto del bicarbonato: graffia e assottiglia lo smalto; dunque sono assolutamente da evitare.
Gli unici sbiancamenti affidabili sono indicati dal proprio dentista di fiducia o dall’igienista dentale e si possono eseguire sia a casa che in studio.

Fate attenzione ai cibi che macchiano o corrodono i denti:

  • Limone (corrosivo),
  • caffè,
  • tisane (più sono naturali più hanno pigmenti che macchiano o colorano),
  • te,
  • coca cola,
  • liquirizia,
  • vino rosso,
  • aceto,
  • tabacco,
  • fumo,
  • kiwi,
  • carciofi.