La gente è alla costante ricerca di regole e ricette per avere la ripetibilità dei risultati. Anche quando si approccia a un intervento di chirurgia plastica o, nello specifico, di odontoiatra estetica, un settore di cui il dottor Luca Dalloca di Oral design è uno dei più noti specialisti a livello internazionale.
“Dal punto di vista biologico e funzionale è un approccio fondamentale, ma dal punto di vista estetico non funziona – spiega -. Perché ciascuno è diverso e non c’è una soluzione che possa andare bene per tutti quanti. La parte difficile del nostro lavoro, dunque, è creare qualcosa che stia bene nel contesto personale di ciascuno”.
Ecco che entra in gioco la psicologia della percezione, l’arma in più che sfodera Luca Dalloca per ridonare il sorriso e l’espressività a un volto attraverso le più moderne tecniche odontoiatriche. Come l’uso delle faccette, oggi molto richieste, che spesso vengono applicate senza nemmeno limare il dente. Il loro impiego non è soltanto un’impresa medica, ma diventa un’avventura artistica. “Non esiste soltanto la bellezza e nemmeno soltanto la salute. Il benessere riesce da un equilibrio che coinvolge corpo e mente in parti uguali”. Nell’odontoiatria estetica, da anni Dalloca è diventato un punto di riferimento. Frutto di una preparazione accademica oltreoceano (Diplomato Odontotecnico alla Dental technology Institute di Orange (California) e all’istituto Casati di Milano, Laureato in odontoiatria alla Tufts University di Boston e all’università di Pavia), di trent’anni di esperienza come protesista attraverso la famiglia di Oral design (con sedi a Milano, Arcore e Mendrisio) e di un continuo aggiornamento professionale. Già presidente dell’European society of cosmetic dentistry, è autore di diverse pubblicazioni internazionali sull’estetica. Nel suo studio si ragiona dunque come in una scuola d’arte: il risultato deve essere armonico, equilibrato. Proprio come un qualsiasi albero: bello, armonioso, ma non di certo simmetrico. “Se io riducessi tutto a regole e ricette – conclude Dalloca – farei un esercizio di simmetria componendo sorrisi finti e dunque provocando tensioni poco piacevoli. La simmetria in natura non esiste e dunque stonerebbe immediatamente”.
Se davanti a un intervento estetico qualcuno si chiede “Ma sarà vero o sarà finto?”, in fondo si è già risposto. Perché se l’intervento è fatto bene chi ci guarda non dovrebbe nemmeno accorgersi.