Cari lettori anche in questo numero ci occuperemo di prevenzione e di odontoiatria infantile, cedo quindi la parola alla Dott.ssa Balucchi nostra responsabile del reparto di pedodonzia.
Quattro anni, ecco il momento giusto per sottoporre i nostri figli alla Prima Visita Pedodontica. Sì, anche se secondo noi genitori è “tutto a posto” ed è luogo comune pensare che i dentini da “latte” non abbiano bisogno di cure particolari perché tanto verranno sostituiti dai denti permanenti. È vero, a partire dai sei anni (mese più, mese meno), i nostri piccoli cominciano a sostituire dapprima il gruppo incisivo, poi i canini e per ultimi i molari da latte. Ma attenzione, a sei anni il primo molare definitivo erompe proprio dietro il secondo molaretto da latte e se questo ha una carie attiva, la lesione, in mancanza di una corretta igiene, potrebbe estendersi al permanente e in brevissimo tempo saremmo costretti ad otturarlo anche se appena erotto. Se un dente deciduo cariato non viene curato correttamente, le probabilità che faccia male sono elevate. Il dolore può presentarsi sollecitato da stimoli esterni (mangiando, bevendo, caldo, freddo) o in maniera spontanea. Quando il dolore si presenta spontaneamente spesso il dente non può esser curato in maniera conservativa, e allora si è costretti ad estrarlo. La vera preoccupazione non è tanto l’invasività dell’intervento, ma cosa succede al germe del permanente che si sviluppa proprio al disotto del dente malato od infetto. Potrebbero esserci delle anomalie di sviluppo e di maturazione dello smalto del dente definitivo. Dopo la perdita per estrazione di un deciduo varia il normale ritmo di eruzione del permanente e non sempre verso un anticipo. Lo spazio tra i denti attigui a quello estratto tende poi a chiudersi e il definitivo così non trova la strada per erompere.
Per impedire che questo avvenga, nei settori posteriori si usano dei dispositivi (mantenitori di spazio). Tutti questi problemi si sarebbero potuti prevenire con una semplice otturazione del dente deciduo.
La Prima visita non serve solo ad individuare “le carie”, ma rappresenta la seconda tappa di un percorso di salute orale che la famiglia, il bambino e il suo dentista compiono insieme. Seconda tappa perché non c’è di meglio che cominciare a seguire il piccolo già durante la gestazione, ma di questo parleremo in un altro appuntamento. Durante la visita il bambino avrà modo di conoscere il mondo dello studio odontoiatrico, il personale, lo strumentario e a quella età sarà estremamente facile presentarglielo come un mondo magico, tutto diventa gioco anche farsi “contare i denti” o “guidare l’astronave-poltrona con tutti quei tasti”… Imparerà che non c’è nulla da temere, che nessuno impone niente e che invece saranno rispettati i suoi bisogni e i suoi tempi. Crescerà con questi rinforzi positivi e tutti insieme avremo contribuito a formare un paziente-adulto che non assocerà la parola “Dentista” a “Paura”. Dal punto di vista clinico si esegue un’analisi non solo della dentatura, ma di tutto l’apparato masticatorio, è fondamentale per una corretta funzione respiratoria, fonatoria e anche masticatoria oltre che estetica e quindi relazionale una armonica crescita ossea e muscolare.
Si analizzano, con i genitori, infine, tutte quelle abitudini quotidiane (corretta alimentazione, postura, igiene, stile di vita.) che ci permettono di fare Prevenzione. E cosa c’è di meglio che vedere i nostri figli ridere in salute?
Buon sorriso a tutti! ■