l’odontoiatria estetica , secondo Luca Dalloca, permette di avere cura dei denti in modo completo per una dentatura sana e gradevole.
Se il vostro sorriso non vi piace, se per questo vi sentite a disagio e se desiderate la dentatura perfetta di quel famoso attore o attrice o top-model, allora il dottor Luca Dalloca non fa per voi. Il dottor Dalloca, medico odontoiatra con due lauree conseguite negli Stati Uniti e in Italia e titolare della Oral Design di Lugano e di altri studi a Milano ed Arcore, con esperienza pluriennale nel campo della odontoiatria preventiva, curativa ed estetica, saprà invece realizzare il vostro desiderio di piacervi e di piacere consigliandovi gli interventi estetici più adatti per il vostro sorriso, quelli ”giusti” per i lineamenti del viso e per la personalità di ciascuno.
Dottor Dalloca, esiste il sorriso perfetto?
No, come non c’è un viso o un corpo perfetto e del resto in natura non esiste la perfezione assoluta. Però esiste l’armonia: anche se le parti di un insieme non sono simmetriche e se combinate nel modo giusto, producono quella sensazione estetica gradevole che è l’armonia delle parti. E questo, naturalmente, vale anche per i denti. Non solo. Dal momento che c’è diversità, fisica e non, tra gli individui non si può imporre un canone estetico unico, altrimenti l’immagine che risulta sarà falsa, artificiale: un sorriso che non ci appartiene.
Quindi il rimedio per le imperfezioni del sorriso non è il classico “sorriso hollywoodiano”. Ma quanto contano i denti nell’aspetto di una persona?
Il sorriso è responsabile, a livello percettivo, del 60-70 percento dell’intero aspetto del viso. Ma c’è di più, perché se ci si riferisce all’intera persona, il sorriso conta quasi per il 50%, gli occhi per il 30, poi vengono le altre componenti dell’aspetto. I vestiti, che dovrebbero avere un ruolo primario nel modo in cui percepiamo l’aspetto di una persona, contano solo per il 7%. Come si vede il “peso percettivo” dei denti è notevole.
Questo concetto di “peso percettivo” come si applica all’estetica della dentatura?
Lo spiego con un esempio che traggo dall’arte astratta. Se, per esempio in un quadro, ho una composizione di elementi geometrici diversi per forma, dimensioni, colori, posso spostarli, ridurli, ingrandirli fino ad ottenere una composizione armoniosa e gradevole. Lo stesso posso fare per i denti, aumentando o riducendo il volume, modificando la forma e il colore: non è nemmeno necessario intervenire su molti denti per avere un sorriso bello e naturale, a volte basta correggere due denti invece di sei. L’importante è capire qual è l’elemento che “pesa” in modo negativo sulla percezione e correggerlo nel modo giusto.
Quindi occorre avere un senso estetico spiccato, direi innato.
Non necessariamente, il senso estetico può essere migliorato attraverso l’educazione, la voglia di imparare, di percorrere strade nuove. Nel cervello umano è solitamente l’emisfero sinistro che prevale, anche a causa del tipo di educazione ricevuta: quello di sinistra è l’emisfero del calcolo, del ragionamento, mentre utilizziamo quello di destra per funzioni che hanno a che fare con l’estetica, la creatività, l’intuizione. Occorre dunque sviluppare, “sfruttare” le potenzialità dell’emisfero destro per affinare il gusto estetico. Personalmente, è stata determinante la lettura di due libri, “Arte e percezione visiva” di Rudolf Arnheim e “Disegnare con la parte destra del cervello” di Betty Edwards. In più, naturalmente, è stata importante l’esperienza personale nel campo estetico in generale e odontoiatrico.
Immagino che le tecniche di visualizzazione digitale, la simulazione al computer come il Digital Smile Design, siano di grande aiuto a chi si occupa di estetica del sorriso.
Personalmente non ne sono convinto, per il motivo detto prima: è un tipo di simulazione standard e poi non dà un’idea esatta della realtà e di quello che potrebbe essere il risultato dell’intervento correttivo. Meglio ricorrere a simulazioni più affidabili perché realizzate nella bocca stessa del paziente, come la tecnica del Mock up: in collaborazione con l’odontotecnico, l’odontoiatra realizza una simulazione reale, sui denti veri, di quello che sarà il risultato finale. La percezione è di gran lunga migliore rispetto alla simulazione virtuale, peraltro di gran moda.
Si modifica l’aspetto del sorriso per piacere di più o per piacersi?
L’uno e l’altro, anche se occorre tener presente che come ci vediamo può essere molto differente da come ci vedono gli altri.È per questo motivo che, quando si decide un intervento di estetica dentale, è meglio farlo non guardandosi allo specchio ma guardando una fotografia del nostro sorriso. Quante volte, di fronte ad una nostra foto, ci siamo detti: “Ma quello sono davvero io?”. Una fotografia è più “neutra”, più adatta a rilevare i difetti e a decidere di conseguenza.
Per correggere un difetto, occorre “limare” il dente o “aggiungere” delle parti?
Si possono fare entrambi gli interventi secondo quel che si vuole ottenere: chiaramente è meglio conservare o aggiungere piuttosto che togliere tessuto dentale. Le classiche “faccette” sono realizzate per sottrazione (minima) del tessuto del dente, mentre le cosiddette “faccette additive” (additional veneers) vengono realizzate con applicazione sul dente vergine con materiali ceramici. L’alta qualità raggiunta nella composizione dei materiali ceramici permette di ottenere risultati duraturi, anche ventennali.
Ma l’odontoiatria estetica si limita
solo all’aspetto estetico?
Tenga presente che io e i miei numerosi collaboratori trattiamo anche casi di gravi inestetismi o deterioramento dei denti che creano notevoli problemi funzionali e non solo estetici: inoltre, un intervento estetico è possibile solo se la dentatura è sana, quindi prima si attua una terapia curativa se necessario. Io sono assolutamente convinto che l’odontoiatria considera, in modo unitario, la biologia, la funzionalità e l’estetica del dente: una bella dentatura è anche una dentatura sana e che funziona bene. L’odontoiatria “è” per forza estetica.
E per quanto riguarda i costi?
La persona che chiede un intervento estetico discute con l’odontoiatra e insieme valutano quello che si può fare o non fare: un odontoiatra onesto sconsiglia interventi che possono dare un aspetto non naturale ad un sorriso o essere potenzialmente dannosi. C’è una varietà di interventi che comportano costi diversi: l’odontoiatria estetica è alla portata di tutti.